PUBBLICAZIONI “ITALIA CAPUT MUNDI”
Il libro: “Italia caput mundi. I segreti delle imprese che per «fare» usano la testa”, è stato scritto da me e da Antonio Paolo (strategic planner) nel 2014 e racconta i mille prodotti italiani leader nell’export, i distretti industriali e le piccole e medie imprese che rappresentano il Made in Italy fuori dai confini nazionali. Protagoniste sono le imprese italiane che, nonostante le difficoltà strutturali del Paese, nonostante la burocrazia, la corruzione e la recessione, hanno cercato e raggiunto nuovi mercati globali, con la forza della creatività, dell’innovazione, della ricerca e della qualità. E’ l’Italia che ce l’ha fatta e che, ogni giorno, esporta nel mondo le sue mille eccellenze, raggruppate in quattro macrosettori: le cosiddette “4A” (Agroalimentare – vini; Abbigliamento – moda; Arredo – casa; Automazione – meccanica – gomma – plastica). E’ il Paese dei cento distretti produttivi che vanno dalle calzature al tessile; dalle macchine per imballaggio alle piastrelle; dagli occhiali alla pasta; dai rubinetti ai gioielli, passando per le giostre fino alla meccanica di precisione.
Il “corpo” produttivo dell’Italia. Nel libro ogni parte del corpo diventa una chiave di lettura per comprendere i punti di forza delle nostre produzioni, ma anche per suggerire “la cura” necessaria a rendere il nostro Paese più competitivo. Dalla testa alle mani, dai muscoli alle ossa, dalla pelle al cuore per arrivare al sedere ciascun prodotto è associato a una parte del corpo umano. A guidare il corpo produttivo dell’Italia, è il “Caput” (la testa), fatto da idee, ingegno, spirito imprenditoriale, capacità di fare squadra, creatività e innovazione. Alla fine di ogni capitolo abbiamo dato “voce” agli imprenditori e ai rappresentanti dei distretti e consorzi italiani. E’ dalle loro testimonianze che prendono forma, infatti, le storie dei distretti “simbolo” del Made in Italy vincente nel mondo: da quello orafo – argentiero di Arezzo a quello bellunese dell’occhialeria, dalla “Packaging Valley” della provincia di Bologna al distretto della “pasta” di Gragnano fino al distretto piemontese della rubinetteria e all’“Italian Chair District” nel cuore del Friuli Venezia Giulia. La prefazione è dell’economista Marco Fortis e la postfazione di Teo Musso, produttore della birra Baladin.